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Quinoa: tutte le proprietà di un cibo simbolo di biodiversità

La quinoa è un alimento che in questi ultimi anni è letteralmente “esploso” come protagonista di una specie di moda alimentare.

Prescritto dai nutrizionisti e mangiato da moltissime persone alla stregua dei cereali e del cous cous, è in realtà un vero e proprio superfood, che può essere considerato anche simbolo di biodiversità. Ecco allora tutto quello che c’è da sapere sulla quinoa e in cosa consistono le sue reali proprietà.

Quinoa

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Originaria delle Ande, eletta dalla Fao cibo contro la fame nel mondo

Cominciamo con il sottolineare un aspetto molto importante: anche se sembra un cereale, la quinoa NON appartiene alla famiglia dei cereali, bensì a quella delle erbe.

È infatti una pianta molto particolare, che fa parte della famiglia delle chenopidacee (la stessa di barbabietole e spinaci). In quanto tale ha bisogno di terreni aridi e specifiche alture con climi rigidi (anche 5 mila metri sopra il livello del mare!). Proprio per questo motivo non può essere coltivata ovunque (in Italia non si riesce, ad esempio), ma solo nei Paesi del Sud America dà il meglio di sé, specialmente in Bolivia.

Insieme all’alga spirulina, che è stata classificata dalla Fao come “cibo del futuro”, la quinoa è stata eletta nel 2013 dalla stessa organizzazione dedicata all’alimentazione mondiale, come “cibo capace di porre fine alla fame nel mondo”.

Questo perché la quinoa possiede moltissime proprietà che la fanno rientrare di merito nella categoria dei superfood e nel contempo si candida ad essere coltivata nel rispetto dell’ambiente e delle popolazioni delle Ande, soprattutto nel circuito equosolidale.

Vediamo ora in dettaglio quali sono i benefici che questo alimento apporta all’organismo umano.

Prodotti a base di quinoa

Diversi prodotti a base di quinoa: farina, semi bianchi e tricolore e le gallette.

Semi di quinoa bianca

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Semi di quinoa tricolore

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Farina di quinoa

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Gallette d quinoa

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Le proprietà della quinoa: in un solo alimento i benefici di cereali e legumi

Può sembrare strano, eppure è così: esiste al mondo una pianta che possiede le proprietà di cereali e legumi messe insieme.

Questa pianta è proprio la quinoa. Non è un caso che già le civiltà andine pre-colombiane la utilizzassero nella loro alimentazione, alternandola alle patate, garantendosi in questo modo i basilari elementi nutritivi.

Primi fra tutti gli amminoacidi essenziali, indispensabili per la formazione delle proteine. E proprio questa pianta risulta essere una delle fonti primarie di proteine vegetali, insieme con la soia (che però è un legume).

In secondo luogo non contiene glutine, perciò può essere tranquillamente consumata anche dai celiaci o da chi è intollerante a questa sostanza. È poi un’ottima fonte di calcio, utile anche a chi non consuma abitualmente latte e derivati o è intollerante ad essi.

Oltre al calcio, in questi semini sono presenti altri sali minerali come ferro, magnesio, rame, zinco, etc. Molte sono inoltre le vitamine e gli antiossidanti, contenuti in grande quantità nella quinoa. Pochi invece i carboidrati, ecco perché la quinoa è uno degli alimenti d’elezione per chi segue una dieta ipocalorica.

Infine: possiede un indice glicemico davvero basso, tanto che può essere consumata anche dai diabetici di tipo 2.

Come consumare e cucinare la quinoa: attenzione alle saponine

La quinoa si presta ad essere impiegata in maniera molto versatile in cucina, come primo piatto unico o contorno, o aggiunta alle insalate.

C’è anche chi la usa come impasto per le crocchette, i biscotti o il pane.

In commercio la si trova già cotta, già in alcune preparazioni, oppure cruda, da cuocere. In quest’ultimo caso occorre lavarla molto bene in acque dal ph alcalino prima di cuocerla.

La quinoa contiene infatti le saponine, sostanze viscose ed amarissime (potenzialmente tossiche) che rischierebbero di rendere il sapore di questo superfood davvero sgradevole, mentre in realtà esso ricorda il gusto delle nocciole.

Dopo il bagno in acqua occorre quindi risciacquare per bene e poi cuocere in acqua bollente per 15-20 minuti. A questo punto può essere mangiata come si preferisce.


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