Differenza tra alimentazione e nutrizione: due concetti molto diversi

Si sente spesso parlare di alimentazione e nutrizione quasi come se fossero due sinonimi. Niente di più sbagliato! Si tratta invece di due concetti profondamente diversi, che in chi studia il complesso mondo del cibo risultano occasione anche di studi e sperimentazioni.

Quali sono dunque le differenze tra questi due termini? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza e di eliminare la confusione che ancora purtroppo vige in alcuni casi.

Cosa significa alimentazione e cosa significa nutrizione

Alimentarsi e nutrirsi non sono la stessa cosa. Quando ci alimentiamo infatti non facciamo altro che introdurre del cibo nel nostro corpo, senza pensare tanto a COSA introduciamo. In sostanza, alimentarsi equivale a mangiare. Di contro, nutrirsi ha a che fare con le proprietà nutrizionali di ciascun cibo, e con l’apporto di determinate sostanze al nostro organismo. La nutrizione, dunque, serve a capire quali sono gli elementi fondamentali di cui il corpo ha bisogno al fine di avere un’alimentazione corretta. La nutrizione è una scienza, mentre l’alimentazione equivale ad un comportamento.

Nutrirsi e non semplicemente alimentarsi

Quando a pranzo buttiamo giù la prima cosa che ci capita sotto tiro, perché siamo di fretta, abbiamo tanto lavoro da portare a termine o un impegno improrogabile, non ci stiamo nutrendo ma semplicemente mangiando. Ci stiamo alimentando in maniera scorretta e disordinata.

Fare una cosa del genere significa andare contro qualsiasi principio appurato dalla nutrizione, che invece vorrebbe che noi ogni giorno assumessimo determinate quantità di proteine, carboidrati (o glucidi), grassi (o lipidi) e vitamine con sali minerali.

Cosa capita, in questi casi, per un effetto paradossale? Che si è super alimentati ma sotto nutriti. Conseguenze? Carenze nutrizionali di fibre, sali minerali e proteine, quando non di vitamine ed altri elementi fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo.

Consigli utili per riconoscere il cibo migliore per noi

Per arrivare all’obiettivo di nutrirsi correttamente e non semplicemente di mangiare per riempire lo stomaco o per gola, ecco qualche semplice consiglio, di pratica attuazione.

Innanzitutto bisognerebbe cercare di assecondare quanto più è possibile i ritmi biologici. Se non abbiamo fame meglio non mangiare. Se siamo malati, non sforziamoci di ingerire qualcosa a tutti i costi.

Se abbiamo fame, invece, fermiamoci ad un pasto frugale, e non aspettiamo di essere sazi! Occorre capire, in realtà, dove finisce il vero stimolo della “fame” e dove comincia quello della gola, o di appetito nervoso. Una volta chiaro questo, non saremo più vittime di abbuffate compulsive o di scelte impulsive nel cibo, perfino durante la spesa.

A proposito di spesa: sarebbe preferibile evitare di andare al supermercato a stomaco vuoto. In questo modo infatti le probabilità di acquistare cibo poco salutare (o junk food) diventano molto più basse.

Un altro consiglio è quello di:

1. preferire gli alimenti freschi,
2. poi quelli surgelati,
3. e solo infine quelli in scatola o i precotti.

Questi ultimi sarebbe meglio lasciarli proprio all’ultima spiaggia, in casi di vera emergenza.

Frutta e verdura dovranno perciò essere di stagione, le fonti di proteine biologiche (con allevamenti certificati ed animali nutriti con cibi bio, idem per i legumi), grassi solo quelli buoni (olio Extra vergine di oliva, semi di lino, olio di semi di girasole spremuto a freddo), cereali integrali, semi oleosi e frutta secca.

Ricordiamoci infine di idratare sempre il nostro corpo, anche dall’interno, con acqua oligominerale, minimamente mineralizzata o anche con determinati sali minerali, e di bere almeno due litri di acqua (ma anche di tisane, tè verde, passati di verdura) al giorno.