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Diete low carb: in cosa consistono e per chi sono più indicate

Con l’arrivo della bella stagione puntualmente ci si ritrova a fare i conti con qualche chilo di troppo (e in questa primavera 2020 il nemico è stato anche il lockdown da Covid 19, con la sua conseguente sedentarietà).

Per chi non è stato particolarmente attento alla linea durante l’inverno, perciò, può essere utile seguire per un periodo di tempo limitato un regime alimentare a basso contenuto di carboidrati.

Parliamo della dieta low carb. In cosa consiste, per quanto tempo va effettuata e quali sono i risultati sperati? Te lo spieghiamo in questo articolo.

Perché e quando nascono le diete low carb

Le diete low carb nacquero circa trentacinque fa (più o meno nella metà degli anni ’80) negli Stati Uniti, nel momento in cui si capì che le diete a basso tenore di grassi non davano i risultati sperati sugli obesi,  in quel periodo in forte aumento in America.

Di conseguenza, si rivalutò la funzione dei grassi e vennero messi sotto accusa i carboidrati (non solo dolci, alcolici e zucchero, ma anche pasta, pane, riso, patate). Una forte riduzione di questi ultimi nell’alimentazione giornaliera porta infatti ad una veloce perdita di peso.

Si svilupparono così i famosissimi schemi della dieta Atkins, della Zona, Scarsdale, a punti, che per un certo periodo divennero davvero molto popolari, anche in Italia.

Lo diciamo subito: i risultati ci sono, ma a patto che il regime alimentare duri per periodi limitati di tempo e sempre sotto il controllo di un nutrizionista. Occorre però specificare che i carboidrati fortemente sconsigliati sono legati ai cibi ad alto indice glicemico, così come al cosiddetto “junk food” (cibo spazzatura) assolutamente da eliminare: snack, merendine, bibite gassate. Ma anche l’abbinamento di carboidrati raffinati (che provocano picchi insulinici) insieme ad alimenti grassi.

Da allora, comunque, le diete low carb continuano ad avere un discreto successo in tutto il mondo, anche se all’inizio esse venivano associate ad un alto consumo di grassi (sbagliando ugualmente, poiché venivano affaticati altri organi), mentre oggi vengono compensate con un consumo di proteine e molta acqua.

Come funzionano le diete low carb

Le diete a bassissimo contenuto di carboidrati sono indicate in primo luogo per chi ha problemi di diabete e per chi ha la necessità di tenere a bada i picchi insulinici.

Per limitati periodi di tempo (al massimo per due, tre o quattro settimane) possono essere indicate anche per chi ha bisogno di perdere peso velocemente, purché in seguito venga prescritto un regime alimentare di compensazione, che comunque non faccia riprendere il peso.

Il meccanismo, in pratica, funziona così: vedendosi privato dell’apporto degli zuccheri, l’organismo attinge energia dai grassi di riserva e successivamente dalle riserve di glucosio sotto forma di glicogeni.

A lungo andare, però, questa energia può essere presa dal muscolo e dalla massa magra, ed ecco perché oggi spesso le diete low carb vengono associate ad un regime alimentare proteico (per evitare gli errori del passato).

Per far sì dunque che queste diete diano i risultati sperati e che, soprattutto, non si arrivi poi a riprendere il peso perso, è fondamentale che il muscolo debba essere alimentato con adeguate quantità di proteine, che vengano preferiti i cereali di tipo integrale rispetto a quelli raffinati e bianchi e che dopo si mantenga una corretta educazione alimentare.

Quest’ultima implica il conoscere i cibi che più fanno bene al proprio organismo e privilegiarli, rispetto a quelli che invece fanno male e portano ad un aumento di peso.

L’ausilio dei superfood durante la dieta low carb

I nostri superfood possono essere di grande aiuto nel sostenerci durante una dieta low carb. Se sei a regime dietetico controllato non farti perciò mai mancare una manciata di mandorle, dell’avocado o la preziosissima alga spirulina, molto valida nei regimi dietetici a basso impatto glicemico.


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