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Vegano e vegetariano: qual è la differenza?

Spesso chi è attento all’alimentazione e alla qualità della propria vita si pone degli interrogativi non solo sulla salute ma anche etici.

Può capitare che i due ambiti (alimentazione ed etica) si sposino, soprattutto in regimi di dieta che non comprendono prodotti di derivazione animale, né alimentare né per uso cosmetico (o addirittura il discorso può allargarsi ai tessuti che si indossano o con cui si arreda la casa, etc.).

Eppure anche tra chi non consuma la carne esistono differenze: vegani e vegetariani non sono infatti la stessa cosa. Qual è la diversità? Per chi ancora non lo sapesse, qui facciamo un po’ di chiarezza, specificando subito che in mezzo a questi due grandi gruppi di persone esistono moltissime “sfumature” che non possiamo elencare.

Vegetariani: no alla carne ma sì ai prodotti di derivazione animale

Il termine “vegetariano” è stato introdotto nell’uso comune solo nel Novecento. Prima di allora, infatti, le persone che adottavano questo stile di vita venivano definite “Pitagoriche”, ricordando il filosofo matematico Pitagora, che fu tra i primi a non mangiare carne. I vegetariani in senso stretto sono dunque quegli individui che hanno scelto, per gusto, per salute, o per motivi etici e morali, di non mangiare carne di alcun tipo.

Per carne si intende quella di animali sia di terra, che di aria che di acqua. No dunque a carni bovine, ovine, caprine, pollo, agnello, coniglio e selvaggina. No anche al pesce. Mangiano però i prodotti di derivazione animale: sì quindi al latte, al miele, alle uova, allo yogurt e al formaggio ma non allo strutto. Esistono poi coloro che non rifiutano il pesce: in questo caso non possiamo parlare di vegetariani in senso stretto, ma di semi-vegetariani.

Un vegetariano consapevole sa che, nonostante la sua dieta piuttosto varia, nel suo organismo potrebbero verificarsi carenze di tipo proteico, di vitamina B12, e di minerali come lo zinco o di acidi grassi polinsaturi Omega 3, contenuti nel pesce. Dovrà quindi provvedere ad integrare tali sostanze con degli integratori.

Vegani: no a qualsiasi tipo di prodotto che veda gli animali coinvolti

A differenza dei vegetariani, i vegani sono persone che hanno adottato uno stile di vita molto più rigido ed intransigente. Alla base di questa scelta, molto spesso, non si ritrovano tanto motivazioni di tipo fisico o di gusti, quanto di tipo etico e filosofico.

Pertanto i vegani non solo non mangiano carne di nessun tipo (animali di aria, di terra e di acqua) ma evitano anche accuratamente di nutrirsi di prodotti derivati dall’animale. Non mangiano perciò neppure il formaggio, lo yogurt, il miele, il latte e le uova, così come escludono, di conseguenza, tutti i prodotti che hanno questi come ingredienti al loro interno. Molto spesso i vegani allargano questa loro filosofia anche a ciò che utilizzano: rifiutano quindi di vestirsi con tessuti come la lana o la seta, e non li utilizzano neppure per le coperte o per la casa.

Ancora: dicono no al cuoio e agli indumenti ed accessori in pelle, così come alle pellicce. Non utilizzano prodotti di bellezza che siano stati testati su animali o che contengano sostanze di derivazione animale (ad esempio collagene, squalene, miele, latte, etc.). Le loro scelte vengono infine ampliate anche a comportamenti sociali: non vanno al circo, non partecipano alle corse dei cavalli, e si battono fortemente contro la caccia e la pesca.

Possibili carenze nutrizionali

Ovviamente i vegani sanno che un regime alimentare così ristretto può provocare nell’organismo delle carenze: tra le più comuni ci sono quelle proteiche, di vitamina B12, di acidi grassi polinsaturi come gli Omega 3 e di minerali come Ferro e Calcio.

Optano perciò per un uso molto versatile dei legumi, del seitan e della soja, così come della frutta secca e dei semi oleosi, che possono in qualche modo sopperire a certe mancanze. Ribadiamo che una dieta vegana non va seguita senza preparazione, altrimenti si rischiano gravi problemi di salute.


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